Reddito Relativo: Quanto Vale Una Tua Ora di Vita?

Se Mario guadagna 100.000 euro l’anno, è due volte più ricco di Giuseppe che ne guadagna 50.000.

Pensi anche tu che sia così?

La maggior parte delle persone ragionano in termini di Reddito Assoluto, che si misura considerando solamente il denaro come parametro di riferimento.

Ma se prendiamo come riferimento anche il tempo, possiamo scoprire che le cose possono non essere come sembrano. 

Infatti, il mix reddito assoluto e tempo ci consente di calcolare il Reddito Relativo. Vediamo come cambia la prospettiva considerando entrambi i fattori.

Mario guadagna 100.000 euro l’anno, lavorando 80 ore a settimana per 50 settimane lavorative. Sono 2.000 euro a settimana. Quindi, guadagna 25 euro l’ora (2.000/80). 

Giuseppe guadagna 50.000 euro l’anno, lavorando 10 ore a settimana per 50 settimane. Sono 1.000 euro a settimana. Quindi, guadagna 100 euro l’ora (1.000/10).  

Considerando il reddito relativo, Giuseppe è quattro volte più ricco di Mario.

Chiaramente, occorre produrre il reddito necessario per sostenere la vita che si desidera: ciò significa che se Giuseppe si ferma alle 10 ore, il suo reddito potrebbe non essere sufficiente. 

Tuttavia, può arrivare a guadagnare 100.000 euro lavorando 20 ore a settimana contro le 80 di Mario ed avere 60 ore (libere direbbe Mario) da dedicare a sé stesso e la propria famiglia.

Il calcolo del reddito relativo è molto utile per prendere decisioni di business importanti. 

Se come Mario il tuo reddito relativo è di 25 euro/h e delegare un’attività di 4h (a un collaboratore o in outsourcing) ti costa 80 euro, fare questa scelta significherà avere 4h da dedicare ad attività di maggior valore che potrebbero generare un reddito relativo di 100euro/h o più alto. Quindi un utile relativo totale di 320euro.

La domanda è: stai svolgendo attività operative a basso reddito relativo (da delegare) o importanti ad alto reddito relativo (da tenere)?

Più aumenti il reddito relativo, più avrai tempo per far espandere il tuo business e migliorare la qualità di vita!

Vediamo una case history del settore estetica. 

L’imprenditrice aveva avviato l’attività da 5 anni e si barcamenava tra diverse attività: cabina, agenda, gestione amministrativa. 

Aveva 2 estetiste che si dedicavano a manicure e massaggi base, lei si alternava in queste attività ed anche alle poche sessioni con macchinari di epilazione laser definitiva che a detta sua girava poco per il costo più elevato rispetto al resto dei servizi. 

Abbiamo fatto un calcolo della sua redditività relativa e quella delle sue collaboratrici rispetto al costo fisso (stipendio), è emerso con suo grande stupore (non il mio che avevo già fiutato l’inganno) che era veramente antieconomico continuare a lavorare così tanto per generare così poco. 

Il calcolo del potenziale di entrate che non stava generando ha dato il colpo di grazia al vecchio modo di pensare generando un nuovo mindset (mentalità). 

Abbiamo migliorato la formazione delle due estetiste su manicure aggiungendo la ricostruzione delle unghie e 2 nuovi massaggi, in questo modo abbiamo aumentato il loro reddito relativo ed inserito anche degli incentivi. 

La titolare si è dedicata all’epilazione laser ed introdotto un nuovo macchinario estetico, il suo reddito relativo si è triplicato ed ha liberato (è proprio il caso di dirlo) 3h al giorno che sono state riprogrammate settimanalmente tra: visite di consulenza (che nel 70% si trasformano in programmi di trattamento estetico), studio di pacchetti e promozioni, gestione finanziaria e strategica dell’attività, tempo per sé stessa. 

Nel giro di 3 mesi, inserendo anche delle attività di marketing, abbiamo preso una terza collaboratrice che si dedicasse alla gestione dell’agenda e gran parte delle operatività legate ad amministrazione, marketing, recall clienti, e tutte le micro attività che riempivano ancora le ore della cliente così che potesse fare un ulteriore salto avanti per espandere il centro estetico.

Ho gestito  il tutto gestito con consulenze via Skype ed aggiornamenti rapidi via WhatsApp ed e-mail, mentre ero in Florida con la mia famiglia.

Ti sembra strano? Allora hai ancora tanto da lavorare!

Io sono il primo ad applicare quanto ti  ho detto in questo articolo e valorizzare il mio reddito relativo sfruttando, ad esempio, in modo intelligente e funzionale la tecnologia di oggi!

Ora, calcoliamo insieme il tuo reddito relativo in 3 passi:

  1. Calcola quante ore lavori in un anno: parti dal totale settimane in un anno, quindi totale giorni per settimana, e totale ore per giorno (ad esempio: 50 settimane, 5 giorni a settimana, 10 ore al giorno, il calcolo è 50 x 5 = 250 giorni x 10 = 2.500 ore). Tieni presente che quando sei a casa o al ristorante e leggi le email o rispondi ai messaggi o alle telefonate di lavoro, stai lavorando e sono ore che si sommano al tuo calcolo.
  2. Calcola il tuo personale reddito lordo annuo (va benissimo se hai quello netto), ovvero quanto tu personalmente guadagni (non la tua azienda, ma tu come persona).
  3. Dividi il tuo reddito personale per il numero totale di ore lavorative (ad esempio: 100.000 euro / 2.500 ore = 40 euro) e saprai quanto vale oggi una tua ora di lavoro.

Ci sei rimasto male?

Non è colpa tua, è che nessuno ti ha mai insegnato a ragionare in termini di reddito relativo. Anche io anni fa ci rimasi malissimo, così decisi di fare dei cambi radicali partendo proprio dal mio modo di ragionare fino ad allora.

Ti sto volutamente provocando, perché stiamo parlando non del tuo tempo, ma del che valore stai dando alle tue ora di vita e voglio aiutarti a svegliarti e cambiare marcia!

Come aumentare il tuo reddito relativo?

Hai diverse soluzioni:

  • Identifica le attività ad alto valore che tu puoi fare e quelle a basso valore che devi assolutamente delegare.
  • Delega velocemente o dai in outsourcing tutte le attività che hanno un valore più basso rispetto alle prestazioni ad alto valore che tu potresti fare e non stai ancora facendo.
  • Specializzati in qualcosa che ti consenta di aumentare il valore delle attività fatte da te.
  • Lavora sulle attività importanti e strategiche che fanno fare un salto in avanti alla tua azienda.
  • Elimina i clienti basso spendenti e che cercano solamente lo sconto, quindi concentrati sul massimizzare la qualità e i risultati del tuo lavoro per i clienti alto spendenti.

Mi fermo qui, ma credimi, ci sono tantissime azioni strategiche che puoi ancora fare e se vuoi una consulenza da parte mia su questo aspetto, contattami QUI.

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