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Maggior Equilibrio

“NON HO TEMPO” È UNA BALLA CHE TI RACCONTI! SAI PERCHÈ?

Quando avvii una nuova attività, quando ti sposi, quando nasce un figlio, non hai la più pallida idea di come il tuo tempo stia per collassare. Passi da una situazione di buona gestione del tempo in cui riesci a fare tutto ciò che vuoi, a una nuova miriade di impegni che assorbono la tua giornata e ciao ciao vita!

La nascita di un qualcosa di nuovo (che sia un business, un amore o il dolce arrivo di un nanetto chiamato bambino) è sempre un momento magico, ma, presi dall’entusiasmo, ci dimentichiamo di riequilibrare la nostra vita. La conseguenza, inizialmente non prevista, è che non riusciremo più a fare ciò che facevamo prima, in particolare sparisce il tempo per te o per la coppia (soprattutto quando il nanetto reclama tutte le attenzioni o il business conquista la totalità della tua agenda settimanale).

Se sei allenato, però, prima o poi riesci a fermati, comprendere ciò che è accaduto e ristabilire un corretto equilibrio tra le varie aree della tua vita. Per riuscirci, devi conoscere alcune cose che ti sto per dire…

PROBLEMA 1

Non ho tempo” è la balla che ti stai raccontando perché hai perso la bussola delle cose che davvero contano per te. La spinta del nuovo ha compresso lo spazio di ciò che già c’era nella tua vita, è normale che accada ma se avviene in modo inconsapevole spinto dalle varie nuove urgenze, allora il casino è dietro l’angolo.

Infatti, quando non dedichi tempo a qualcosa, stai inconsciamente dicendo alla tua mente che quel qualcosa non è poi così importante, perché se lo fosse troveresti il tempo. Ma siamo sicuri che è davvero così?

Io credo proprio di no. Tu sei importante, sono importanti un partner o un figlio che trascuri a causa di un business che oggi controlla la tua agenda, è importante la crescita della tua azienda che abbandoni per gestire problemi relazionali.

SOLUZIONE 1

Quindi, il primo importante passo è riprendere consapevolezza di ciò che per te è davvero importante e dedicargli il giusto spazio. Per riuscirci, ti consiglio vivamente di seguirmi e svolgere questo semplice esercizio:

  1. Prendi un foglio e una penna, fai una lista di tutto ciò che per te è davvero importante in questo momento e merita uno spazio di tempo.
  2. Dai un voto da 1 a 5 a seconda dell’importanza che ogni cosa che hai scritto ha per te.
  3. Metti il tutto in ordine di importanza dal primo (punteggio più alto) all’ultimo (punteggio più basso).
  4. Descrivi una tua giornata tipo in modo ultra dettagliato con un tempo medio per ogni attività. Ad esempio: sonno 8h, bagno 30min, colazione 5min, traffico 1h, e così via.
  5. Ora ordina quanto scritto in base al tempo che occupa, da ciò che assorbe più tempo a ciò che ne assorbe meno.
  6. Adesso confronta la tua lista di importanza con la tua lista di attività in base al tempo.
  7. Quanto tempo stai dedicando alle cose più importanti?

Di fatto, il lavoro assorbe mediamente molto tempo, ma il vero problema da risolvere è che ti sei dimenticato di inserire in agenda pezzi davvero importanti della tua vita e, così, la tua mente ha finito col considerarli non importanti e inconsciamente non gli stai dedicando il tempo che meritano. Riparti da qui.

PROBLEMA 2

Risolto il problema di consapevolezza legato al tempo, sappi che hai un problema di intenzione. Mi spiego meglio: vivi distrattamente ogni momento!

Non solo a volte trascuri alcune cose importanti, ma quando dedichi il giusto spazio sei distratto. Sei con il partner o i figli e leggi i messaggi sullo smartphone, sei in riunione online con un collaboratore e leggi le email mentre lui parla, stai facendo jogging e la tua testa continua a pensare ai problemi di lavoro. Questo non è multitasking, ma multistressing!

Non credo esista il termine multistressing ma l’ho inventato perché rende bene l’idea: quando invece di fare quello che stai facendo fai anche altro, lo stress raddoppia o triplica. Tu credi di recuperare tempo, ma in realtà rallenti o ti perdi dei pezzi e quindi sprecherai tempo successivamente.

SOLUZIONE 2

Devi imparare a vivere intenzionalmente ogni momento. Questa è una cosa semplice e complessa allo stesso tempo, perché ti sei abituato a distrarti alla velocità della luce neanche fossi Superman.

Facciamo un esempio semplice semplice per farti notare come le abitudini sono micidiali nelle loro sfumature creative. Se filmi con il cellulare un momento emozionante per lasciarlo impresso in un video, ti stai perdendo l’emozionalità di vivere intensamente quel momento. Il video di un tramonto è diverso dall’emozione di quel tramonto vissuto intensamente attimo dopo attimo senza altre distrazioni. Eppure, la prima cosa che facciamo è prendere il cellulare e via di video, magari in live su Facebook. Spegni il cellulare e goditi quel cazzo di tramonto! Filma con le tue emozioni, vivendo intenzionalmente ogni momento.

Ritornando al pratico e scusandomi per l’animosità che ho volutamente lasciato per fartela arrivare tutta, ti dico che dedicare il cento per cento della tua attenzione a quello che stai facendo è un atteggiamento che determina il tuo successo in una singola specifica attività e ti fa risparmiare tempo. Più ci metti a fare una cosa, meno tempo ti rimane per le altre. Più sei concentrato su una singola cosa alla volta, meno tempo ogni attività ti richiede.

Per non lasciare che siano parole al vento, applica subito quanto hai letto attraverso questo esercizio:

  1. Fai una lista delle abitudini con cui ti distrai facilmente.
  2. Verifica se hai le notifiche attivate sul tuo smartphone e disattivale. So che hai delle resistenze nel farlo e quindi ti chiedo: sei tu che gestisci Whatsapp o sono le notifiche Whatsapp che gestiscono te? Ecco, disattiva tutto tranne le chiamate.
  3. Confina email, social, chat e varie, a momenti specifici della giornata così da non avere un’attenzione su di essi.

Concludendo

Ogni giorno hai 24 ore che se non spendi per ciò che conta per te, significa che stai sprecando la tua vita dandole poca importanza. Ricordalo quando ti organizzi, ricordalo quando stai per distrarti. Dai maggior valore a te stesso e a ciò che per te ha valore.

Mi auguro che quanto detto finora ti sia stato di aiuto, se è così non essere egoista e condividi questo articolo con altri.

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VUOI AVERE PIÚ ENTRATE E PIÚ TEMPO?

Se Mario guadagna 100.000 euro l’anno, è due volte più ricco di Giuseppe che ne guadagna 50.000. Pensi anche tu che sia così?

La maggior parte delle persone ragiona in termini di reddito assoluto, che si misura considerando solamente il denaro come parametro di riferimento. Ma se prendiamo come riferimento il mix reddito assoluto e tempo (reddito relativo), possiamo scoprire che le cose non sono come sembrano.

Il reddito relativo si calcola dividendo il tuo guadagno per il numero di ore lavoro. Se ad esempio il tuo guadagno annuo (quello personale, non della tua azienda) è di euro 100.000 e il numero di ore lavoro annue è di 2.530 (supponendo di lavorare 55h a settimana per 46 settimane), il reddito relativo sarà di euro 39,53 (100.000/2.530). Ti sembra poco vero? Prova a calcolare il tuo, ricordando che, espresso in altri termini, il reddito relativo indica quanto vale una tua ora di vita professionale.

Tornando al nostro esempio iniziale:

Mario guadagna 100.000 euro l’anno (2.000 euro a settimana, considerando 50 settimane lavorative), lavorando 80 ore a settimana. Quindi, guadagna 25 euro l’ora (2.000/80). Giuseppe guadagna 50.000 euro l’anno (1.000 euro a settimana), lavorando 10 ore a settimana. Quindi, guadagna 100 euro l’ora (1.000/10).  

Considerando il reddito relativo, Giuseppe è quattro volte più ricco di Mario!

Chiaramente, occorre produrre il reddito necessario per sostenere la vita che si desidera, ciò significa che se Giuseppe si ferma alle 10 ore, potrebbe non essere sufficiente. Tuttavia, può arrivare a guadagnare 100.000 euro lavorando 20 ore a settimana contro le 80 di Mario ed avere 60 ore (libere direbbe Mario) da dedicare a sé stesso e la propria famiglia.

Il calcolo del reddito relativo è molto utile per prendere decisioni di business importanti.

Supponiamo che Mario sia un imprenditore o un professionista, abbiamo detto che il suo reddito relativo è di 25 euro/h.  A Mario converrebbe delegare ogni sua attività che ha un valore inferiore al suo reddito relativo. Pagando complessivamente 80euro a qualcun altro per fare sue attività di minor valore per un totale di 4h, significherebbe guadagnare 4h da poter dedicare ad attività di maggior valore che potrebbero generare, ad esempio, un reddito relativo di 100 euro/h o più alto. In questo caso avrebbe un utile relativo totale di 320 euro (100×4= 400-80= 320).

Stai svolgendo attività a basso reddito relativo (da delegare) o ad alto reddito relativo (da mantenere)?

Vediamo una case history del settore estetica.

Scenario iniziale: L’imprenditrice aveva avviato il suo business da 5 anni e si barcamenava tra diverse attività: cabina, agenda, gestione amministrativa. Aveva 2 estetiste che si dedicavamo a manicure e massaggi base, lei si alternava tra queste attività ed anche alle poche sessioni con macchinari che a detta sua giravano poco a causa del costo più elevato rispetto al resto dei servizi.

Analisi: Abbiamo fatto un calcolo della sua redditività relativa e quella delle sue collaboratrici rispetto al costo fisso (stipendio), è emerso con suo grande stupore (non il mio che avevo già fiutato l’inganno) che era veramente antieconomico continuare a lavorare così tanto per generare così poco. Il calcolo del potenziale di vendite ed incassi che non stava generando ha dato il colpo di grazia al vecchio modo di pensare, facilitando il cambiamento. Inoltre, ho fatto fare l’analisi del potenziale personale a lei e le due collaboratrici per comprendere esattamente quali attitudini fossero costruttive in relazione agli obiettivi di crescita e quali stessero agendo da freno e fossero quindi da sbloccare.

Soluzioni e Risultati: Abbiamo ampliato la formazione delle due estetiste sulla manicure aggiungendo la ricostruzione delle unghie e due  nuovi massaggi. In questo modo abbiamo aumentato il loro reddito relativo ed inserito anche degli incentivi. La titolare si è dedicata all’epilazione laser ed introdotto un nuovo macchinario estetico, il suo reddito relativo si è triplicato ed ha liberato (è proprio il caso di dirlo) 3h al giorno che sono state riprogrammate settimanalmente tra: visite di consulenza (che nel 70% si trasformano in programmi di trattamento estetico), studio di pacchetti e promozioni, gestione finanziaria e strategica dell’attività, tempo per sé stessa. Nel giro di 6 mesi, avviando anche delle attività di marketing e formazione sulle vendite, abbiamo inserito una terza collaboratrice per la gestione dell’agenda e gran parte delle operatività legate ad amministrazione, marketing, recall clienti, e tutte le micro attività che riempivano ancora le ore della cliente così che potesse fare un ulteriore salto avanti per espandere il centro estetico. Il mio programma di intervento è stato gestito con un mix di formazione dal vivo e consulenze via Skype, così da valorizzare il tempo sia mio che della cliente.

Più aumenti il reddito relativo, più avrai tempo per far espandere il tuo business e migliorare la qualità di vita!

Mi auguro che si siano accese diverse lampadine anche a te, così come è successo a diversi miei clienti. Sono un tipo estremamente pratico, quindi voglio lasciarti con 5 azioni da mettere subito in campo:

  1. Calcola il tuo reddito relativo
  2. Fai una lista di tutte le attività di valore e di quelle di basso valore che stai svolgendo attualmente in prima persona
  3. Scopri quanto ti costerebbe delegare alcune di queste attività minori e quante ore recupereresti
  4. Decidi in cosa investiresti le ore recuperate e che valore avrebbero per te (tieni conto anche del valore emotivo)
  5. Crea un piano d’azione per aumentare il tuo reddito relativo con obiettivi chiari, azioni e scadenze intermedie

Se hai bisogno di una mano, contattami via mail QUI e ti dirò come posso aiutarti ad avere più tempo e più soldi.

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Maggior Equilibrio

Lascia Perdere il Time Management

Più applichi i vecchi schemi del time management e più ti incasini la vita!
 
La maggior parte dei corsi di gestione del tempo sono focalizzati sulla parte business e se sei un imprenditore o manager farai bene ad ascoltarmi bene…
 
Prova a fissare per 3 minuti un unico oggetto, fallo veramente ora altrimenti non capirai il seguito.
 
Dopo tre minuti tutto intorno all’oggetto scelto diverrà sfocato ed uscirà dal tuo campo visivo. È un meccanismo del cervello che ora non ti spiego, ma voglio che ne provi l’effetto.
 
Quando impari il time management spesso ti focalizzi solo sul business e perderai di vista il resto della tua vita.
 
Da imprenditore, professionista o manager, probabilmente vivrai proprio questa situazione: tanto lavoro, probabilmente grandi risultati, ma poco tempo “libero”.
 
Se non hai neanche risultati, beh allora sei in piena emergenza di cambiamento immediato.
 
Ok, ora hai capito ma vorrai sapere cosa fare di diverso…
 
Passa dal “Time Management” al “Life Management” come ho abbondantemente raccontato nel mio libro sull’equilibrio tra vita e lavoro.
 
In pratica devi estendere ciò che fai, e funziona, nel business anche alla vita privata:
 
  1. fissa obiettivi anche di vita personali, di coppia, familiari
  2. l’agenda deve contenere anche i tuoi spazi personali, quelli con i figli e quelli di coppia
 
Già queste due semplici azioni cambieranno il tuo scenario attuale.
 
In questo modo (e solo in questo modo) il tuo focus mentale si allargherà ed il tuo tempo acquisirà maggior valore facendo ciò che ami con le persone che ami.
 
Attraverso queste semplici azioni, lavorerai attivando tutti e tre i cervelli:
 
  • focus del cervello rettile
  • programmazione della neocorteccia
  • emozioni e relazioni del cervello limbico
 
Questa è la giusta strategia in chiave BrainSet per creare armonia tra business ed affetti.